Guida Transizione Energetica – 4 domande a Riccardo Tassi
Nel settore della Transizione Energetica quali macro-trend vedete e che tipo di sviluppo prevedete?
Diventa sempre più urgente affrontare il controllo dei costi energetici, della riduzione delle emissioni di CO2 e dell’indipendenza dalla rete. La volatilità del mercato energetico e l’inflazione continuano a minacciare i profitti delle aziende, che devono anche aumentare la propria sostenibilità e incrementare la sicurezza energetica.
Le tecnologie energetiche ormai consolidate, come il solare fotovoltaico, la cogenerazione o i sistemi di monitoraggio dei consumi, sono soluzioni estremamente valide per ridurre i costi e progredire verso la neutralità carbonica, ma il percorso verso la transizione energetica si aggiorna continuamente per rispondere alle nuove sfide con sistemi di efficienza e tecnologie innovative. Da tenere in considerazione lo sviluppo di impianti seppur ancora molto costosi di produzione Idrogeno Verde.
Che tipo di problematiche devono maggiormente fronteggiare i vostri clienti in questo mercato?
Il decreto del Governo del 16 febbraio 2023, che ha interrotto incentivi e bonus edilizi tramite cessione del credito e sconto in fattura, ha colpito fortemente il mercato della riqualificazione energetica, ponendo aziende e cittadini di fronte ad esigenze ineluttabili. Se da un lato è necessario rispettare le direttive europee in materia di riduzione dell’impatto energetico (come regolamentato, dalla direttiva recentemente approvata sulle Case Green), dall’altro la revisione del sistema di incentivi ha determinato un brusco rallentamento degli investimenti nel settore. Contemporaneamente la situazione ha sviluppato una maggiore consapevolezza sulle tematiche relative alla transizione energetica, aprendo la strada a un cambiamento ormai imprescindibile che vede aziende e privati impegnarsi per migliorare i consumi e adottare uno stile di vita più green e sostenibile.
Nei prossimi mesi, il settore della riqualificazione vedrà una doppia evoluzione:
- interventi agevolati dalle detrazioni fiscali tradizionali,
- l’ingresso delle banche nel mercato ESG attraverso la promozione di Green Loans e Sustainability Green Loans.
Di fronte ai problemi riscontrati dai clienti sul mercato, quali prodotti/soluzioni potete offrire o state già offrendo?
Il nostro gruppo si contraddistingue per svolgere diverse fasi in tutto il processo raccolte e coordinate dalla società Le Fonti Group Srl Società Benefit che svolge il ruolo di General Contractor. Saremo impegnati oltre che a supporto delle riqualificazioni attraverso i “bonus edilizi” nei Comuni colpiti e danneggiati dal sisma nel Centro Italia cui spetteranno gli aiuti ed i rimborsi previsti dal decreto-legge terremoto e dove porteremo a supporto anche servizi come funzioni di Smart building per monitorare i consumi e ottimizzare i costi. Attraverso le società del gruppo si sviluppano un numero sempre più ampio di applicazioni intelligenti che permettono di gestire gli edifici in maniera automatizzata. Complice l’attuale situazione macroeconomica, verrà posta una maggiore attenzione all’utilizzo di dispositivi smart dedicati in particolare al monitoraggio dei consumi di ogni singolo punto di accesso. Particolarmente attenzione viene riservata al monitoraggio strutturale degli edifici attraverso la gestione, elaborazione e visualizzazione in tempo reale dei dati di monitoraggio registrati da una molteplicità di sensori. Anche nel Medicale si rileva una crescente domanda di prodotti in ambito telemedicina.
USE CASE / Caso d’uso
Dobbiamo premettere che ci siamo trovati ad operare in un ambito della cosiddetta legge “Superbonus 110” messa a punto dal Governo Conte II (in carica dal 5 settembre 2019 al 13 febbraio 2021), poi modificata nella stessa Legislatura dal Governo Draghi (in carica dal 13 febbraio 2021 al 22 ottobre 2022) e infine dall’attuale Governo Meloni (in carica dal 22 ottobre 2022). Su questa misura sono intervenuti oltre 30 provvedimenti correttivi con il risultato che le limitazioni alla cessione del credito ha portato accrediti bloccati, cantieri sospesi, famiglie senza casa e contenziosi che aumentavano giorno dopo giorno.
Spariti dalle attività tutti i grandi operatori, le banche e gli Istituzionali a suo tempo preposti ci siamo trasformati in General Contractor per fronteggiare la situazione.
Abbiamo portato a termine a livello di gruppo lavori per oltre 80/milioni con il ruolo di negoziare al meglio la vendita dei crediti fiscali generati dalle attività.
In sostanza ci abbiamo messo ancora una volta la faccia e ci siamo sporcati le mani.
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